domenica 11 marzo 2012

IL TUO CORPO BIANCO


Salomè fu scritta da Oscar Wilde nel 1891 appositamente per la grande attrice Sarah Bernhardt; originariamente fu composta in francese, mentre per la traduzione in inglese l'autore affidò il compito al suo giovane amante (sicuramente per compiacerlo) ma i risultati furono così pessimi, che Wilde avrebbe deciso di riscrivela da solo, pur dedicando il lavoro compiuto a Lord Douglas. La prima pubblicazione francese risale al 1893 (in cui vengono incluse le suggestive illustrazioni di Aubrey Beardsley), mentre quella inglese al 1894. In Inghilterra il Lord Ciambellano proibì l'allestimento di Salomè, poiché non era permesso portare in scena dei personaggi biblici. Dopo che scoppiò lo scandalo che condusse il poeta irlandese in prigione, la Bernhardt, per non compromettersi, si rifiutò di interpretare la sua opera. Nel periodo della detenzione di Wilde, soltanto l'attore e regista parigino Aurélien Lugné-Poë avrebbe avuto il coraggio di mettere in scena il testo dell'autore "maledetto". Quando uscì dal carcere, durante il suo soggiorno italiano a Sorrento, Wilde tentò senza successo di far tradurre Salomè, con l'idea che fosse rappresentato da Eleonora Duse, sperando che ciò potesse conferirgli un nuovo prestigio artistico.



"Io sono innamorata del tuo corpo, Jokanaan! Il tuo corpo è bianco, come i gigli di un campo mai mietuto dalla falce. Il tuo corpo è bianco come le nevi sui monti della Giudea, che scendono fino a valle. Le rose nel giardino della Regina di Arabia non sono bianche come il tuo corpo. Nemmeno le rose del giardino della Regina di Arabia, il giardino di spezie della Regina di Arabia, né i piedi dell'alba che splendono sulle foglie, né il seno della luna quando giace sul seno del mare... Non c'è niente al mondo bianco come il tuo corpo. Lasciami toccare il tuo corpo."

"Ah! non volevi che baciassi la tua bocca, Jokanaan. Bene! la bacerò adesso. La morderò con i miei denti come fosse un frutto maturo. Sì, bacerò la tua bocca, Jokanaan. L'ho detto; non l'ho detto? Sì l'ho detto. Ah! ti bacerò adesso... Ma per quale motivo non mi guardi, Jokanaan? I tuoi occhi, che ricordo così terribili, così pieni di rabbia e di sdegno, adesso sono chiusi. Perché sono chiusi? Apri i tuoi occhi! Alza le tue palpebre, Joakanaan! Per quale motivo non mi guardi? Hai paura di me, Jokanaan, che non mi guardi?..."


(Due estratti dalla "Salomè" di Oscar Wilde, nella traduzione di Andrea Giampietro; accanto, una delle illustrazioni di Aubrey Beardsley incluse nella prima edizione dell'opera)

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